Legambiente scrive ai sindaci delle città italiane: “La ripartenza ha bisogno di soluzioni green innovative e coraggiose per la mobilità, non restituiteci le vecchie città.”
Ripristinare il trasporto passeggeri via mare sulla tratta Lerici-La Spezia porterebbe notevoli vantaggi per l'ambiente e la qualità della vita del nostro territorio. Mitigherebbe di molto la pressione del traffico e del disagio causato: rumore, stress per l'ecosistema, degrado - in particolare sulla SP 331, (Gozzano,Scoglietti, San Bartolomeo). Una prima azione per una mobilità multimodale a basso impatto ambientale: treno, bicicletta, traghetto. Salutare, collettiva e, in qualche modo, divertente! Invitiamo i comuni di La Spezia e di Lerici a farsi carico di questa istanza per l'attivazione, anche in via sperimentale, della tratta, collocandosi in un disegno più ampio di integrazione del trasporto marittimo passeggeri nel sistema del trasporto pubblico.
Mediterraneo vuole essere uno strumento di una città civile e libera, che si impegna a fare cultura, a partecipare allo scambio di idee, a cogliere le urgenze dell’attualità, a incontrare e ascoltare i protagonisti della vita culturale italiana, a far crescere un pensiero critico e riflessivo, a formare, d’intesa con scuole e università, le nuove generazioni.
GRIS30 Gestione Rete Impresa
Il progetto si propone di:
fornire alle piccole e micro imprese uno strumento di gestione per le attività commerciali e di relazione, aumentandone la visibilità e la capacità di azione e stimolandone la crescita economica
promuovere l’aggregazione e la collaborazione tra imprese, la condivisione delle conoscenze, la creazione di valore sociale attraverso un modello organizzativo a rete di tipo paritetico.
" ... fattori fondamentali per creare un autentico sentimento di cittaninanza comunitaria ... "
Incontro con Massimo Bray, già ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Più Cultura per tutti. Per non cedere sotto il peso del turismo di massa
I dati sul turismo in Italia richiedono un'inevitabile riflessione sulla qualità della fruizione da parte di un pubblico tanto vasto e, di conseguenza, sui mezzi che occorre dispiegare perché la semplice visita di un luogo monumentale possa arricchirsi di contenuti e trasformarsi in momento di riflessione e conoscenza.
Occorre infatti che la specificità di ciascun bene culturale assuma il proprio ruolo e travalichi l'occasionalità del momento. Ossia che il turismo in quanto tale non fagociti i beni culturali in una onnivora bulimia, ma che, al contrario, esso possa essere scandito e distillato dall'insieme dei valori del nostro patrimonio culturale. In altre parole che il turismo non sia necessariamente l'ennesima manifestazione del consumismo e dell'omologazione universale, ma riesca a diventare un momento di liberazione personale e di incontro sociale. (dal blog di Massimo Bray)
Teatro Astoria - Sabato 8 Febbraio 2014 - ore 21:00
Il nipote di Rameau di Denis Diderot, capolavoro satirico della seconda metà del settecento. E' la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione avvolto in un lucido 'cupio dissolvi'. Nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti, nella riduzione della vita a pura funzione fisiologica riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della mediocrità, della natura umana e delle possibilità di redimerla. Rameau si è offerto attraverso i secoli come un nitido archetipo di libero servo, innocua foglia di fico per padroni a tolleranza variabile. Scorgiamo dietro la sua perversità le paure del filosofo del perdere se stesso e i propri riferimenti etici nell'affrontare un primo embrione di libero mercato delle idee che intuiva stesse nascendo in quel turbolento e fervido scorcio di secolo. Rameau manca dai nostri teatri dagli inizi degli anni novanta, un ventennio di profonde mutazioni nel corpo della nostra società civile, le sue contorsioni intellettuali quindi assumono nuovo e violento impatto e nuovi motivi di aspro divertimento.
Informazioni: Cinema Teatro Astoria 0187 952253
Biglietti: IAT Sarzana 0187620419, Orchestra di Massa e Carrara 0585811014
Cinema Astoria - Mercoledì 18 Dicembre ore 21:00- ingresso gratuito
Al cineme Astoria di Lerici, su iniziativa del gestore Silvano Andreini, verranno proiettati tre film realizzati 30 anni fa da Beppe Menconi. I film di carattere documentaristico: "Madì, l'antica castellana del Golfo dei Poeti" dedicato a Maddalena di Carlo, la più famosa castellana del Castello di Lerici . Mario . "Racconti della Contea di Levante" dedicato a Mario Soldati e Paolo Bertolani e infine "La casa Rosa" ricorda il soggiorno a Fisacherino di D.H. Lawrence.
la serata srà condotta da Marco Ferrari presidente della Mediateca Regionale Ligure
Serata organizzata dalla Società Marittima di Mutuo Soccorso, presieduta da Bernardo Ratti, con il patrocinio dell'assessorato alla Cultura del Comune di Lerici.
Ospite Bruno Zanin, il 'Titta' che in Amarcord di Fellini ripercorre la sua vita nel 'borgo' di Rimini.
Il Rex per gli italiani è stato qualcosa di più di un transatlantico. Un mito, capace di entrare nella cultura popolare di un intero Paese. Il giornalista di Repubblica Massimo Minella ha voluto ripercorrere le vicende del Rex in un libro intitolato "La leggenda del Rex - Dal Nastro Azzurro a Fellini". Il lavoro offre non solo l'aspetto storico di quella che fu, alla sua nascita, la più bella e potente nave italiana. "Ho cercato di interpretare anche l'aspetto mitico di quella storia, una storia che è stata capace di tradursi in leggenda". Non a caso Federico Fellini volle il Rex come metafora centrale del suo Amarcord, confezionando un falso storico clamoroso (il passaggio del transatlantico in Adriatico, cosa mai avvenuta). Lo fece per esprimere nel film "ciò che per tutti gli italiani rappresentava quel mitico transatlantico: la via di fuga, il sogno di un altrove possibile" racconta Minella
"La leggenda del REX" di Massimo Minella - De Ferrari Editore
Federico Briasco in concerto a Lerici, Sabato 5 Ottobre alle 21:00 - Sala Consiliare
Federico Briasco
Nato a Savona il 15 Agosto 1970, si è diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova sotto la guida del padre Pino Briasco (Chitarra d’Oro 2008); in seguito si è perfezionato con il Maestro Guillermo Fierens (allievo prediletto del grande Andres Segovia).
Sabato 5 ottobre alle ore 21 nella Sala Consiliare del Comune di Lerici l’Associazione Culturale Arthena, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura, presenta il terzo appuntamento di “Polymnia, rassegna di danza musica e poesia dei popoli mediterranei”, ideata e diretta da Angelo Tonelli. Dopo il successo dei concerti di Alessandra Belloni con il gruppo Figliedella Dea Cibele dedicato alla Taranta, e alle musiche medievali del gruppo In vino Veritas, il grande chitarrista, maestro Federico Briasco si esibirá nel concerto nobile: Flamenco e classici spagnoli: omaggio a Federico Garcia Lorca. Angelo Tonelli reciterà Alle cinque della sera. Interverrà l’Assesore a Cultura e Spettacolo Olga Tartarici. Ingresso libero.
Banchieri & Compari:martedì 27 alle 21:00 Belvedere Stefanini - Lerici
Come malafinanza e cattivo capitalismo si mangiano i soldi dei risparmiatori. Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24ore, presenta Banchieri & Compari, (chiarelettere, 176 pagine Euro 9,90 formato e-book) nell'ambito della rassegna 'Nella Stiva'
Libero adattamento da Eschilo. Compagnia Teatro Iniziatico Athanor, con la regia di Angelo Tonelli.
Tragedia della maledizione di Edipo che trova compimento, rappresentata nel 467 a.C, Sette contro Tebe si concentra sul duello esiziale tra Eteocle, capo della città, e suo fratello Polinice, da lui cacciato in esilio e privato di ogni potere; e ora pronto, insieme con altri sei capi argivi, a impadronirsi del comando. Combattimento rituale, ”dramma pieno di Ares”, secondo la celebre definizione di Gorgia, è una “tragedia aspra, elaborata su un mito crudele, primitivo”, in cui “la violenza si allenta e diviene estatica”, perché “al delirio della battaglia, alla furia dell’odio, si sostituisce la rappresentazione tragica, che della crudeltà della vita è il ripiegamento estatico” (Giorgio Colli). E’ una diagnosi e una catarsi della violenza, un monito contro ogni guerra.