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‘na note skua
A note ke la se sfà la te fruga con e se man sudà
en ter mentre t’aspeti ke e tende
la se smevie dar vento
kuer bofo d’aia ki tarda a montae su dar mae,
Note ke la straboka de soni d’amoe e de morte,
de vinti e vinsidoi
I g’i en i stridoi de e sivete
o kuei der ghiro ke la ghe strape er kee
kuei k’ì se senten?
Er sono i tarda pù ke ‘r vento
-la no ghe de luna-
I finià mai ‘sto buio?
A no g’ò i oci de gato per miae
l’ènca da sé k’à vedo solo onbie
La notte che si dissolve ti perquisisce/ con le sue mani sudate/ mentre aspetti che le tende/ siano mosse dal vento,/quel soffio d’aria che tarda a salire dal mare./ Notte che trabocca di suoni d’amore e di morte/ di vinti e di vincitori/Sono le grida stridule delle civette/o quelle del ghiro a cui strappano il cuore/quelle che si sentono?/Il sonno tarda più del vento/ non c’è luna/ Finirà mai questo buio?/Non ho gli occhi del gatto per guardare/è già tanto che vedo solo ombre
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Seconda classificata premio Giovanni De Scalzo 2017
Gino Cabano
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Gabriella Molli intervista Luciano Mezzetta al bar Costa di Lerici. Domenica 30 Settembre all'albergo Europa il poeta italo-americano presenterà Longitudini (ETS Edizioni), una piccola raccolta di poesie. Italiano di nascita, Luciano Mezzetta ha vissuto la maggior parte della sua vita a San Francisco. Da diversi anni si è trasferito a Lerici, luogo in cui a deciso di vivere e raccontare, con intenso sentimento, nelle sue poesie.
Ogni giorno/quelli che odiano/quelli che odiano la vita stanno vivendo
e quelli che amano/quelli che amano la vita stanno morendo/e quelli che
vogliono/essere liberi/loro sono liberi.
su gentile concessione dell'autore, pubblichiamo una sua poesia su un luogo magico della costa Lericina
La costa notturna della Caletta
di Jude Luciano Mezzetta - Longitudini (ETS Edizioni)
malachite, agata, berillio, il mare rulla
lunghe ali, ali sottili
falena lunare
si piega
aprendosi, schiuma
sulla battigia, tutta di pece, e poi foglia bianca
© Luciano Mazzetta
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Poesia "possibile" di David Herbert Lawrence
di Francesco Pelillo
SENTIERO DI FIASCHERINO
- La beffa...
di un tragitto impossibile per poter giungere a una impossibile bellezza.
- E così, io
ebbi a cadere più volte in quel sentiero scosceso che mi portava alla baia.
- Perché
ancora si deve accedere alla bellezza a costo del dolore?
- Perché la strada
per la bellezza non la si vuole agevole anche per lo sciancato?
- Eppure, basta
la volontà di un mecenate perché la bellezza possa essere di tutti…
- Ma, i sacri custodi
delle sofferenze del passato non lo vogliono.
- Forse perché
vedono al buio e le loro gambe sono ancora forti.
- Ma domani…?
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Nascosta in un quadro
sono la ballerina che si infila le calze di seta.
Il mormorare sommesso
mi innervosisce e fa tremare le mani.
Le voci
sono banconote stropicciate e io le detesto.
Una veduta urbana
gocciolata e liquida sul niente-bianco che mi sostiene.
Ridere tra i capelli neri.
(Solange Passalacqua)
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Onde di Seta
di Luisa Pia Vittoria Soldati
Fruscio senza età.
Ricamate la spiaggia antica
come un tappeto prezioso,
ricco di colore cangiante, lunare
e di note dolci nel pensiero vivido
di natura amica e potente.
Il mistero!!!
La continuità, il continuo sogno!
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il nostro tempo (il tempo che ci è stato dato) (5-8-85)
Giovanni Cortelezzi
il nostro tempo
è finito così, amore mio
tra le braccia di un dio
crudele, la coscienza di essere
protagonista impotente dell'esistere
o forse più, il pensiero di te, amore mio,
finita tra le braccia di un dio
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