Registro Nazionale Aiuti di Stato

Registro Nazionale degli Aiuti di Stato

  • Il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato è lo strumento nazionale per verificare che gli aiuti pubblici siano concessi nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa comunitaria, al fine di verificare il cumulo dei benefici e, nel caso degli aiuti de minimis, il superamento del massimale di aiuto concedibile previsto dall’Unione Europea.
  • Oltre alle funzioni di controllo, il Registro rafforza e razionalizza le funzioni di pubblicità e trasparenza relativi agli aiuti concessi, in coerenza con le previsioni comunitarie.

The Digital Economy and Society Index (DESI) is a composite index that summarises relevant indicators on Europe’s digital performance and tracks the evolution of EU Member States in digital competitiveness.

 

GRIS30 Gestione Rete Impresa

Il progetto si propone di:

  • fornire alle piccole e micro imprese uno strumento di gestione  per le attività commerciali  e di relazione, aumentandone  la visibilità e la capacità di azione e stimolandone la crescita economica
  • promuovere l’aggregazione e la collaborazione tra imprese, la condivisione delle conoscenze, la creazione di valore sociale attraverso un modello organizzativo a rete di tipo paritetico.

www.gris30.eu

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MERCATINO DEL LIBRO USATO

4° EDIZIONE dal 13/6 al 30/09
SCUOLA MEDIA “P. MANTEGAZZA”
Via Gozzano/ SAN TERENZO(SP)

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EverGreen Fare Impresa - Agricoltura sociale per l'inserimentolavorativo di soggetti svantaggiati.

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progetto ViviLerici


Marghe - Saggio danza creativa 2009

Coesione sociale


  Per poter realizzare una solida coesione sociale, sono necessari alcuni requisiti. In primo luogo occorre la soddisfazione di alcune necessità materiali come occupazione, casa, reddito, salute, educazione. Il secondo requisito fondamentale è rappresentato dall'ordine e dalla sicurezza sociale. Il terzo elemento della coesione è la presenza di relazioni sociali attive con la creazione di una rete di scambi di informazioni, supporto, solidarietà e credito. Il quarto requisito è il coinvolgimento di tutti nella gestione delle istituzioni, che consolida il senso di identità e di appartenenza a una collettività. Tali requisiti basilari, indicatori di progresso civile, sono fondamentali per la creazione di relazioni favorevoli tra individui di una stessa comunità.

 

progetti
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ScambiaLibro 2017

Scambialibro è alla sua 4^a edizione! Il 13 Giugno 2017 nel locale del Comune, piano terra lato strada, presso la scuola media "P. Mantegazza" di San Terenzo apre il mercatino del libro usato. Il mercatino resterà aperto sino a Settembre con i seguenti orari:

  • Lunedì 10:00 - 12:30
  • Mercoledì 17:00 - 19:00
  • Venerdì 10:00 - 12:30

 

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Collaborazione? Cooperazione? Comunità?

Giovanni Cortelezzi

ViViLerici è un progetto del 2009 - In questi anni ho cercato di tenere vivo, in qualche modo, il sito, pubblicando quello che potevo, divertendomi (non lo nego) ma il più delle volte rubando tempo al lavoro e allo svago. Da più di un anno non pubblico più niente. L'idea iniziale di creare una comunità, rappresentativa e caratterizzata, della società lericina si è arenata in mille difficoltà e incomprensioni. Rilancio l'appello (con una certa leggerezza e umiltà): a qualcuno interessa formare una piccola redazione capace di raccogliere le istanze, i segni, le relazioni del nostro comune Comune?

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Last Updated on Friday, 25 November 2016 08:57
 
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Sviluppo sostenibile The Natural Step Framework

Impronta Ecologica  Calcola la tua impronta ecologica

Mobilità pedonale Valorizzare i luoghi, promuovere lo sviluppo culturale, sostenere lo sviluppo di relazioni interpersonali

Bicicletta

Trasporto pubblico

 

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EverGreen Fare Impresa

evergreen fare impresa le serre a Lerici

La Serra di Lerici - Come arrivare - I nostri prodotti

Evergreen Fare Impresa è una iniziativa di agricoltura sociale finalizzata all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Il progetto è nato in seguito a diverse edizioni di un percorso formativo propedeutico allo svolgimento dell’attività agricola. Gli allievi hanno svolto oltre 600 ore di formazione teorico/pratica affrontando tutte le tematiche necessarie alla gestione di una attività viv

aistica. Il percorso è stato inoltre rafforzato da 4 mesi di work experiences presso alcune Aziende Agricole del territorio. Le competenze raggiunte dagli allievi sono tali da consentire la quasi totale autonomia nello svolgimento delle attività lavorative. Attualmente partecipano al progetto 10 utenti seguiti da un’equipe di 5 educatori che si alternano nell’arco della settimana, coadiuvati da vari consulenti tecnici e volontari. Sono inoltre presenti 2 utenti in borsa lavoro. L’attività si svolge 5 giorni la settimana sia in serra che presso alcuni mercatini di settore per avviare la vendita dei prodotti coltivati. Il progetto è stato reso possibile dalla capacità di collaborazione tra diversi attori pubblici e privati che hanno realizzato una vera e propria rete di sostegno all’iniziativa e capace di individuare e ottenere le necessarie risorse finanziarie. L’obiettivo del progetto, realizzabile in tempi medio lunghi, è la nascita di una vera e propria attività imprenditoriale nel settore vivavistico in grado di garantire l’inserimento lavorativo (con modalità differenti caso per caso) degli utenti che partecipano allo stesso progetto.

 

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Ritorno al Territorio e Impresa Sostenibile

L'assessorato alla cultura del comune di Lerici promuove tre incontri su: Ritorno al territorio e Impresa sostenibile.

Partendo dall'etimo "Possessore della terra" sino all'accezione più urbanistica dove è possibile attuare la regolamentazione e lo sviluppo dell'ambiente costruito, i tre incontri si polarizzano sull'interazione tra area urbana e campagna. Dalla presentazione delle aziende agricole locali alle prospettive di impresa e occupazione nel recupero di attività legate alla terra.

La rassegna si chiude con la presentazione del progetto "Campagna in città" del comune di La Spezia.

Guarda la locandina in pdf

 

 

 

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RokStories

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il Valore di un Parco Naturale There are no translations available.Il senso atavico del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra-Vara 30/10/2024 Alessandro Poletti I 2 Parchi che nascono nel 1982 e nel 1984 in Provincia della Spezia, cioè il Parco Fluviale della Magra (comprensivo del Vara) e il Parco di Montemarcello, affondano le loro radici nella condizione in cui versano all'epoca due territori contigui, che poi diverranno difatti un unico Parco, a causa di attività antropiche aggressive.
Infatti l'area del Magra, importante territorio di passo avifaunistico assieme al Promontorio di Montemarcello, già testimoniato a fine XIX Secolo, era vittima da decenni di escavazioni selvagge a scopo edilizio o meramente riempitivo del rilevato autostradale, mentre il promontorio era vittima degli appetiti costruttivi di case vacanza che iniziavano a colpire non solo il versante a mare, ma anche quello di di Bocca di Magra.
Il promontorio aveva già attraversato una sua trasformazione, avendo attraversato una fase di transizione vedendo l'aumento del bosco, in buona parte già maturo come in località tipo Montemurlo e Vallestrieri, e in altre con vegetazione pioniera come i boschi termofili di Pino d'Aleppo, che erano risaliti dalle falesie con l'abbandono, e oggi sostituiti dall'avanzare della Lecceta; questo mentre sul lato vallivo a nord est si passava dalla Pineta a Pino marittimo frutto di impianti a naturale bosco mesofilo di Fagacee, Carpini e Ornielli.
Se il fiume continuava a subire attività come la nautica o l frantumazione di interi provenienti da fuori, anche in aree assolutamente non idonee, il promontorio da allora si arricchiva di sempre maggiori essenze vegetali e quindi di biodiversità, anche animale: quaranta anni sono tantissimi, e molti boschi erano già in avanzata fase di maturazione da prima.
Subentrato nel 1996 il nuovo Parco di Montemarcello – Magra, poi anche Vara, si tentava comunque il censimento delle aree incolte, recuperabili all'agricoltura; ciò avveniva molti anni fa e, visto che per leggi Nazionale e Regionale un terreno, per essere incolto, non deve superare i 15 anni di abbandono, quei terreni ormai dovrebbero essere anche loro boschi a tutti gli effetti...
Di certo non possono essere trattati come incolti quei terreni che erano boscati già da molti decenni prima che fosse costituito il Parco del 1984, cosa che non vuole entrare purtroppo in testa a certi Amministratori locali; inoltre nel Parco di Montemarcello, fin dal 1984, esistevano valori floristici protetti ai sensi di una Legge Regionale di quello stesso anno.
In ogni caso sia il fiume, nonostante i disturbi di Darsene e Rimessaggi, e della frantumazione di inerti, che il Monte Caprione, erano talmente ricchi di valori naturalistici da proteggere ai sensi della normativa Europea Habitat, che entrambe sono stati proclamati prima Siti d'interesse Comunitario e poi Zone Speciali di Conservazione, con ulteriori limitazioni oltre quelle del Piano di Parco del 2001.
Entrambe i vecchi Parchi, poi fusi in uno nel 1996, hanno visto negli anni un avanzamento dell'indice di naturalità, il fiume, nonostante i disturbi non combattuti a sufficienza dalle Amministrazioni, ha visto il ricostituirsi di un ecosistema pregiato, sia pure salmastro negli ultimi 8 km e il parziale rimboschimento delle golene, mentre il promontorio ha dovuto combattere solo le cattive intenzioni avanzate da privati acquirenti sostenuti dalle mene di alcuni Amministratori.
Per questi motivi detesto e contrasto chi avanza l'idea che il Parco di Montemarcello – Magra – Vara sia un "non sense", un ostacolo a un presunto sviluppo dalle sorti inarrestabili e progressive, quando l'unico sviluppo possibile è quello consentito dai vincoli del Parco e della ZSC, vero binario su cui può correre la locomotiva dello sviluppo ecosostenibile.
smaltimento mascherine monouso There are no translations available.Mascherine usate, cosa farne? Giovanni Cortelezzi (19/04/2020) Qualche giorno fa, nel giretto quotidiano con il mio cane, mi sono imbattuto in un paio di guanti usa e getta, probabilmente persi per strada. Questa mattina invece ho trovato, a lato strada, una mascherina. Prime avvisaglie di un problema che potrebbe essere enorme se non affrontato adeguatamente e per tempo. Stiamo per provare a convivere con il coronavirus, la cosidetta fase 2, una riapertura parziale di attività, uffici, negozzi e di possibile maggiore movimento. In questa nuova situazione,  mascherina e guanti usa e getta diventano presidi personali indispensabili per la propria e l'altrui sicurezza e principale azione contro la propagazione dell'infezione. Ne occorrono un miliardo al mese, si stima, un numero impressionante che pone il problema dello smaltimento in sicurezza. L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) da delle indicazioni ben precise in merito alla raccolta e allo smaltimento (vedi i documenti pubblicati RapportoISS COVID-19 n. 3/2020 e il Poster Rifiuti ) dove in pratica si dice che se non si è positivi o in quarantena, mascherine e guanti vanno nell'indiferenziato (secco) messi in due o tre sacchetti, uno dentro l'altro, ben chiusi in  modo da garantire il massimo di isolamento. Occorre anche garantire una filiera di gestione dello smaltimento la più corta possibile ed evitare manipolazioni che possono disperdere questo materiale potenzialmente pericoloso. Occorre, da subito, come richiesto da più parti, partire con una campagna di informazione e sensibilizzazione per non vanificare sacrifici e sforzi fin qui fatti.  
NonCicchiamoleVia There are no translations available. NonCicchiamoleVia! Campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono e la dispersione dei mozziconi di sigaretta nell'ambiente L'uso di tabacco non è solo un problema di salute, è anche un grosso problema ambientale Giovanni Cortelezzi La produzione mondiale di tabacco è stata nel 2016 di 4,9 milioni di tonnellate (dati MIPAAFT 2018),  impegnando più di 4 milioni di ettari di terreno agricolo fertile.
La coltivazione di tabacco è generalmente  di tipo intensivo, modalità questa che sfrutta al massimo la capacità produttiva del terreno,  richiede grandi quantità di acqua per l’irrigazione e l’utilizzo massiccio di fertilizzanti, insetticidi, funghicidi e regolatori della crescita. Sostanze chimiche che avvelenano l’aria, l’acqua, il suolo . La continua ricerca di terreno fertile alimenta il fenomeno della deforestazione con perdita di biodiversità e frammentazione deli habitat, fenomeno in molti casi ulteriormente amplificato dalla necessità di legna- 11,7 milioni di tonnellate (rapporto OMS 2017)  - per il processo di essicamento (polimerizzazione) delle foglie. La deforestazione è una delle cause principali dei cambiamenti climatici ed è correlata al degrado del suolo o desertificazione sotto forma di erosione, della perdita di fertilità e produttività del suolo e dell'alterazione dei  cicli dell’acqua.
Nella coltivazione del tabacco - rapporto OMS 2017 – vengono sistematicamente usati pesticidi da tempo proibiti nei paesi sviluppati quali il DDT che creano seri problemi alla salute . Questi pesticidi vengono venduti senza nessuna indicazione sulla tossicità, dosaggio e modalità d’uso. Questo si aggiunge alla tossicità stessa della pianta del tabacco: la nicotina viene assorbita per contatto con le foglie bagnate direttamente dalla pelle   ed è causa della “Malattia del tabacco verde” - Green Tobacco Sickness (GTS). Nella coltivazione del tabacco viene utilizzato di frequente lavoro minorile con gravi conseguenze sanitarie, sociali ed economiche sia nel breve sia  nel lungo perioodo. (HHR dec.2018)
Insomma, i danni del tabacco cominciano ancora prima che diventi sigaretta! Il mercato del tabacco è sostanzialmenmte in mano a pochissime multinazionali che ne governano condizioni e prezzi. Un mercato che vale 764,5 miliardi, estremamente reditizzio, in grado di generare un RoE medio del 60% (Indice di redditività del capitale investito - fonte S&P 2018). In Italia le accise sulle sigarette sono il 77% del costo al pubblico. In italia ci sono 11 milioni di fumatori che spendono complessivamente 20 miliardi all'anno (Eurispes 2017) Ma quanto costa questo redditizio mercato? L'Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, parla di 7 milioni di morti correlate direttamente al fumo di sigaretta con un costo sul sistema sanitario e produttivo di 1,4 trilioni (un trilione è un miliardo di miliardi) 15 miliardi le sigarette vendute ogni giorno nel mondo, sigarette che provocano ogni anno rifiuti tossici per  0,500 milione di tonnelate. Nelle zone urbane e costiere i mozziconi di sigarette contano, come oggetti raccolti,  per il 30-40% di tutta la spazzatura, escludendo i pacchetti e la plastica che li avvolge. L'impatto sull'ambiente è devastante. Il mozzicone è un concentrato di sostanze tossiche, ne basta uno in un litro d'accqua per fare morire un piccolo pesce (vedi la pubblicazione)(e la tavola illustrativa) La legge italiana nr. 221/2015 entrata definitivamente in vigore il 02/02/2016 prevede sanzioni specifiche per l'abbandono di rifiuti di prodotti da fumo (articolo 40). Il 50% delle sanzioni che possono andare da 60 a 300 euro, rimane ai comuni per essere destinate ad attività e campagne informative. L'articolo 674 del Codice penale Italiano prevede fino ad 1 mese di arresto per getto pericoloso di cose. Il quadro normativo esiste, basta applicarlo! Delle oltre 4500 (Hoffman, 1977) sostanze presenti nel fumo e nel tabacco di sigaretta, molte delle quali tossiche, almeno una cinquantina sono sicuramente cancerogene. Molte di queste sostanze derivano dall'uso di pesticidi usati nella coltivazione, altre provengono dagli aditivi usati per migliorare il gusto e la combustione (si arriva a 800 °C). (vedi anche il rapporto ENEA 2010 sull'impatto ambientale delle cicche di sigaretta e la ricerca Tobacco and cigarette butt consumption) Su tutto questo si innesca la campagna promossa da Legambiente Lerici #NonCicchiamoleVia!  La campagna vuole portare l'attenzione e produrre informazione sull'argomento. Esporre, negli esercizi pubblici che aderiscono, una locandina informativa e un decalogo di buone pratiche e suggerimenti per contrastare l'abbandonio e la dispersione dei mozziconi di sigaretta. SABATO 9 FEBBARIO alle 10:30 nella sala consiliare del Comune di Lerici apertura della campagna contro l'abbandono dei mozziconi di sigaretta e inaugurazione della mstra di disegni fatti dagli studenti della scuola media di Lerici e San Terenzo  
fondali puliti 2018 There are no translations available. Fondali Puliti 2018 Domenica 27 Maggio, dalle 9:30 alle 13:30 - al Molo di Lerici Al molo di Lerici, domenica 27 maggio, giornata Europea del Mare (European Maritime Day), allo storico incontro di “Fondali Puliti”, volontari e  studenti della scuola media di Lerici e San Terenzo e alcuni ragazzi della comunità “i Numeri Primi” gestita da Serinper, con i ricercatori di CNR-ISMAR e i volontari di Legambiente Lerici che coordineranno le operazioni, procederanno alla documentazione,  catalogazione e conteggio del materiale recuperato. Veri “cittadini scienziati” alla difesa dell’ambiente, del mare e alla protezione del nostro patrimonio naturale.
Al pontile del Circolo della Vela ERIX, dalle 9:00 alle 11:00, il semi-sottomarino NEMO, sostenitore del progetto  “MarePulito”, offrirà piccoli giri gratuiti agli studenti e ai volontari, che, oltre ai bei fondali, potranno vedere e segnalare eventuali rifiuti in mare.
MarePulito” , promosso e coordinato da Legambiente Lerici e CNR-ISMAR di Pozzuolo, è un progetto in corso con la scuola meda di Lerici e San Terenzo, che ha portato studenti ed insegnanti ad azioni sul campo, assieme a scienziati e ricercatori, al fine di aumentare la conoscenza e la consapevolezza del grave problema della presenza crescente di rifiuti, specialmente plastica, in ambiente marino.
“Fondali Puliti” storica iniziativa del Circolo Sub Lerici, anche quest’anno raccoglie numerosissime adesioni. Un centinaio di sub, provenienti da diverse regioni d’Italia, coadiuvati da imbarcazioni di appoggio,  ripuliranno il fondale antistante il molo. La sezione  lericina di LNI, Lega Navale Italiana, che, con il Circolo Sub,  ne cura l’organizzazione,  in collaborazione con il Comune di Lerici, Circolo della Vela ERIX, CNR-ISMAR, Legambiente Lerici, e altre associazioni locali,  offriranno ai partecipanti spaghetti con i muscoli del Golfo. Per l’occasione ACAM Ambiente ha predisposto i contenitori per la corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti.
MarePulito There are no translations available. MarePulito Per la tutela degli ecosistemi naturali, la conservazione e il ripristino degli habitat marini, per la bellezza del paesaggio costiero MarePulito è un progetto di Legambiente Lerici e CNR-ISMAR rivolto alle scuole medie Il progetto consiste nel mettere a sistema azioni già svolte  con successo (SEACleaner, Fondali puliti, Puliamo il mondo, MedseaLitter) con azioni integrative di ricerca e monitoraggio delle plastiche galleggianti in superficie con la tecnica del manta trawl, per costruire un racconto completo della propagazione e persistenza dei rifiuti, in particolere le plastiche e microplastiche, nell’ambiente marino e costiero. Il lavoro di raccolta, catalogazione e categorizzazione dei rifiuti spiaggiati, galleggianti, affondati, sarà illustrato da pannelli illustrativi, infografiche fotografie e video realizzati dai ragazzi della scuola media di Lerici durante l'anno scolastico. Il lavoro svolto sarà raccontato dai ragazzi e dagli insegnanti in una giornata a loro dedicata che cercheremo di fare coincidere con la giornata modiale degli oceani, istituita dalle Nazioni Unite che si svolge l'8 di Giugno.
Palmaria Giardino Botanico There are no translations available. Palmaria Giardino Botanico Sabato 10 Marzo 2018, dalle 15:00 alle 20:00 nella Sala Consiliare del Comune di Portovenere Organizzato da Laboratorio Palmaria, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Grasp the Future,  un incontro di studio e proposta per un giardino botanico naturalistico di terra e di mare, un'alternativa ecologica per la tutela della nostra meravigliosa isola. Partecipano all'incontro patriocinato dal Comune di Portovenere Marco Scajola (da confermare) Assessore all’urbanistica Regione Liguria, Matteo Cozzani Sindaco di Portovenere, Vincenzo Tinè (in via di definizione) Sovrintendente regionale ai beni paesaggistici, Elisabetta Piccioni Segretariato ligure Mibact, Stefano Ciafani Direttore Generale Legambiente, Roberto Cuneo presidente regionale ligure Italia Nostra. Ore 15,00 Benvenuto e Presentazione Laboratorio Palmaria - Sindaco di Portovenere , Matteo Cozzani
Ore 15,15 La Palmaria , Giardino del Golfo
• senso e contenuti delle proposta
• il patrimonio insediativo
• il patrimonio naturalistico
• per un Contratto di Isola, ecologico e partecipato (Introduzione a cura del Laboratorio Palmaria)
Ore 15,45  La corretta gestione di un'Area Marina protetta: il caso di Portofino- verso il parco nazionale - Giorgio Fanciulli Direttore Area Marina protetta Portofino
Ore 16,00  Palmaria, un’isola è un paesaggio strategici per la Liguria, il Golfo,la popolazione - Annalisa Maniglio Calcagno - Professore emerito di Architettura del Paesaggio - Università di Genova
Ore 16,15 L’avifauna della Palmaria : cosa fare (e non fare) per proteggerla - Paolo Canepa, Lipu La Spezia
Ore 16,30 Le Fortificazioni Militari nel Giardino della Palmaria - Saul Carassale, Associazione dalla Parte dei Forti
Ore 16,45 LA Palmaria nel Golfo, Un processo partecipativo, da attivare e propagare - nell’ambiente e nella città del Golfo - Marco Grondacci Giurista ambientale
Ore 17,00 Palmaria e 5 terre, un sistema naturalistico congiunto - Patrizio Scarpellini Direttore Parco Nazionale delle 5 terre
Ore 17,15 I paesaggi delle aree fragili, un sostegno dalla Convenzione Europea del Paesaggio - Christiana Storelli Co-redattrice della Convenzione Europea del Paesaggio - Consiglio d’Europa
Ore 17,45 Tavola rotonda finale:
Oltre la contestazione : il Progetto , l’Alternativa Ecologica del Giardino di Terra e di Mare.- può divenire una strategia vincente?
un mare di plastica There are no translations available. CAMPIONAMENTO CON IL MANTA TRAWL   ( 5Gyres Arctic Expedition 2016 - Alcuni partecipanti alla spedizione con il manta trawl prima del campionamento - Foto di Franco Borgogno) il manta trawl (rete a strascico manta, così detto perchè ha una grande bocca e delle ali, come una manta) si utilizza sia per campionare il plancton, che le microplastiche, piccole particelle di plastica, più piccole di un millimetro, risultato dalla frammentazione di oggetti più grandi  ma anche rilasciati direttamente nell'ambiente da scarti di lavorazione, dalle microsfere presenti in saponi e prodotti cosmetici, dal lavaggio di tessuti sintetici, dalle gomme degli autoveicoli. Il giornalista e scrittore Franco Borgogno, domenica 10 Settembre, ne parla nel suo libro "Un mare di plastica". Come funziona il manta trawl Lo strascico è un sistema molto semplice ed efficace per campionare la superficie del mare. Consiste in un retino a maglie molto fini montato su una struttura munita di alettoni per garantire il corretto assetto durante lo strascico. Viene calato in mare e trainato per un tratto determinato (normalmente un campionamento copre due miglia nautiche (3,7 Km)), quindi, issato a bordo, viene recuperato tutto quello che è rimasto intrappolato nella reticella a tubo. Il materiale raccolto viene poi catalogato e analizzato. Le microplastiche nel Mar Mediterraneo Frammenti di plastica stanno inquinando fiumi, laghi, mari e oceani di tutto il pianeta. La presenza di microplastiche nel mar Mediterraneo è uno dei tanti problemi emergenti per il potenziale impatto tossico sull'ecosistema. Ancora sottovalutato l'effetto chimico dovuto ai processi di degradazione delle plastiche che rilasciano componenti e aditivi usati nei processi di lavorazione, e alla capacità che la plastica ha di assorbire e vettoriare composti come PCB e DDT . Sostanze altamente tossiche e nocive  che vengono ingerite da uccelli, cetacei, pesci, molluschi e crostacei molti dei quali arrivano sul mercato ittico. La contaminazione risale così la catena alimentare per arrivare infine sulle nostre tavole. Giovanni Cortelezzi 2017
puliamoilmondo2017-lerici There are no translations available. Puliamo Il Mondo 2017 - Lerici si, c’eravamo anche noi! Domenica 24 settembre a pulire il mondo. Una trentina di volontari impegnati a raccogliere rifiuti la dove non avrebbero dovuto esserci. Abbiamo trovato di tutto, tanti i mozziconi di sigaretta ma tanta, tantissima plastica. Al di la di ogni retorica stiamo creando un mondo di plastica. Un gruppo di ricercatori si è preso la briga di calcolare quanta plastica è stata prodotta dagli anni cinquanta ad oggi: 8,3 miliardi di tonnellate! Di questi 6,3 miliardi di tonnellate sono diventati spazzatura, cioè dispersi nell’ambiente o raccolti in discariche e solo una piccola quantità, il 9% circa,  è stata avviata al riciclo. Sempre dalla stessa ricerca, pubblicata su Science Advances lo scorso luglio,  viene stimato che circa 10 milioni di tonnellate di plastica finiscano in mare ogni anno. Plastica che si frantuma in piccolissimi frammenti che degradano in sostanze altamente tossiche che vengono ingerite da uccelli, cetacei, pesci,  molluschi e crostacei, molti dei quali arrivano, alla fine,  sulle nostre tavole.  A preoccupare è il tasso di incremento, che, se mantenuto nel 2050 avremo prodotto 26 miliardi di tonnellate di rifiuto di plastica.  
Educamare2017 There are no translations available. EDUCAMARE un progetto di educazione scientifica e ambientale Quello dei rifiuti marini, in particolare la frazione  plastica, è un fenomeno di rilevanza globale, che ha effetti devastanti non solo sulla biodiversità, ma anche sulla qualità delle acque e degli interi sistemi territoriali. Un fenomeno ancora scarsamente mappato del quale si intuiscono facilmente i pericolosi effetti a breve e lungo termine.  Gli studi condotti da numerose organizzazioni in tutto il mondo delineano la plastica in mare come una vera e propria piaga globale che va ad aggiungersi alla lunga lista delle questioni ambientali che affliggono il nostro pianeta. Si stima che i frammenti di plastica negli oceani raggiungano i 5 trilioni di tonnellate, con un incremento di 10 ton/anno. Diversi i progetti che interessano da vicino il nostro terriotorio. MedseaLitter, progetto europeo con capofila l'Ente parco delle 5 Terre e Legambiente Liguria tra i partner principali. SEACleaner, progetto ideato dall'istituto di Scienze Marine ISMAR - CNR  in collaborazione con il DLTM, Distretto Ligure delle tecnologie Marine e l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia INGV, con la finalità di coniugare la ricerca con l'educazione all'ambiente marino. Progetto che dal 2014 ha coinvolto numerosi istituti scolastici, provenienti da diverse regioni italiane, nel programma di monitoraggio dei rifiuti di origine antropica spiaggiati lungo il litorale di diversi parchi marini, compresi nell'area del Santuario dei Cetacei. (carta di paternariato dei comuni) La "citizenscience", la ricerca scientifica partecipata da semplici cittadini,  è stata il fulcro del progetto attraverso il coinvolgimento degli studenti ed insegnanti nella raccolta ed analisi dei dati raccolti. Il progetto, in una fase successiva, ha visto la partecipazione dell'ENEA (sede di Pozzuolo di Lerici) nella raccolta dei dati sulle "microplastiche", sempre lungo i litorali di diversi parchi marini, nonchè l'ideazione di percorsi scolastici mirati al coinvolgimento di intere classi di scuola superiore, come i "marine litter campus" e numerosi progetti di "alternanza scuola lavoro". Da queste esperienze, è nata l'idea di un nuovo progetto di educazione scietifica ed ambientale, Educamare,  ideato dall'ISMAR-CNR in stretta collaborazione con Legambiente Circolo di Lerici, progetto che prevede la partecipazione delle scuole del territorio, non solo superiori ma anche medie ed elementari, grazie ad azioni di peer - education (educazione "fra pari"). Educamare  si prefigge di fare conoscere, il piu' possibile, nel nostro territorio, le problematiche connesse  alla dispersione in mare dei rifiuti con azioni concrete, portate avanti dagli studenti stessi in collaborazione con i loro insegnanti, le associazioni, gli Enti coinvolti e con le Amministrazioni Locali coinvolte. Nell'ambito della rassegna letteraria "LERICI LEGGE IL MARE 2017", la dott.ssa SILVIA MERLINO del CNR-ISMAR presenterà, sabato 9 Settembre alle 21:00,  il documentario "MARINE RUBBISH" realizzato all'interno del progetto SEA Cleaner.  Un documentario che racconta, in maniera accessibile a tutti, le ricerche che, all'interno dell'Istituto di Scienze Marine del CNR, ma anche di altre istituzioni o università (come il Distretto Ligure dlele Tecnologie Marine, L'Istituto di Geofisica e Vulcanologia e l'Università di Pisa - dipartimento di Biologia Marina) si stanno effettuando nel settore che riguarda l'inquinamento marino e, piu' in particolare, in quello dei "marine litters", nella zona compresa fra Toscana, Liguria e Francia denominata "santuario dei cetacei". Particolare attenzione viene posta sulle iniziative di "scienza partecipativa" , o citizen science, che sempre piu' spesso accompagnano alle esperienze sociali ed educative anche reali ricadute scientifiche.
  G.Cortelezzi
Puliamo il Mondo 2017 There are no translations available. Puliamo il Mondo 2017: Domenica 24 Settembre dalle 9:30 alla rotonda Vassallo per un Mondo più pulito, anche quel piccolo mondo intorno a casa tua! Il Comune di Lerici ha aderito alla campagna nazionale "Puliamo il Mondo"  di Legambiente, campagna che da 25 anni vede giovani, anziani, italiani e non, amministrazioni locali, scuole, aziende uniti in un solo obiettivo: rendere migliore il terrirorio in cui viviamo per lasciarlo il meglio possibile alle nuove generazioni. Un gesto semplice, da fare insieme, per rinsaldare il rapporto tra cittadino e ambiente, comunità e pubblica amministrazione, istituzioni e società. Un momento di riflessione per parlare di periferie, di degrado urbano, di abusivismo (ma anche di politiche e azioni istituzionali sempre più funzionali alla speculazione e alla rendita finanziaria). Un momento per rifletterte sui beni comuni, sul paesaggio, sulla bellezza. Modulo di segnalazione Al fine di individuare i luoghi degradati dall'incuria e dalla maleducazione, Il circolo di LEGAMBIENTE Lerici ha predisposto un modulo per raccogliere segnalazioni di siti critici, discariche abusive, abbandono di rifiuti. Il modulo è accessibile on-line (clicca sull'icona verde a lato) oppure  qui a questo link I dati raccolti serviranno, nell'immediato,  per organizzare e predisporre gli interventi di bonifica, per quello che si riesce e si può fare durante i giorni della campagna e compatibilmente con le forze messe in campo. L'azione di segnalazione, documentazione e raccolta dati potrebbe essere l'inizio di un presidio costante di cura e tutela del  territorio. All'iniziativa, oltre al Comune, parteciperà attivamente l'Istituto Comprensivo di Lerici. Modulo di adesione Chi avuole partecipare attivamente all'iniziativa è pregato di mettersi in contatto con il Circolo di Legambiente Lerici compilando il modulo di adesione on-line (cliccando qui o sull'icona a lato),  per e-mail o per telefono ai numeri: Giovanni:   3275790231 Tiziana: 3334580704 Informazioni presso il circolo di Lerici: This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it    o direttamente a Legambiente nazionale:  This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it

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