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2015 - anno internazionale dei suoli
Campagna Regionale di Informazione e Sensibilizzazione sul dissesto idrogeologico
http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/il-consumo-di-suolo-in-italia-edizione-2015
Il suolo:
Il suolo è una risorsa dell’ambiente limitata ed esauribile, fondamentale per la vita dell’uomo e degli altri esseri viventi.
Il processo di formazione e rigenerazione del suolo è molto lento e per questo motivo è una risorsa essenzialmente non rinnovabile.
- è sede di processi chimici, fisici e biologici che assolvono funzioni vitali all'intero ecosistema, rappresenta il supporto per la vegetazione, permettendo la produzione di generi alimentari, legname e altri prodotti vegetali e l'accumulo dell'energia solare
- Costituisce inoltre l'habitat per microrganismi, piante e animali, funge da filtro che depura l'acqua e l'arricchisce di sali minerali, regola la temperatura dell'ambiente e costituisce un archivio della storia della Terra.
- Un suolo fertile è indice di prosperità e biodiversità: in una manciata di suolo produttivo vi sono più organismi viventi che uomini sulla Terra; vermi, acari, millepiedi, lumache, coleotteri, funghi e batteri decompongono instancabilmente piante e animali morti, trasformandoli in sostanze nutritive per le piante.
Le Minacce
Le principale minacce sono prevalentemente di origine antropica
- La minaccia principale per questa risorsa è il suo consumo tramite l’edificazione.
- Le superfici disponibili diventano sempre più esigue, si riducono gli spazi liberi a scapito della natura e del benessere individuale e collettivo con la conseguenza inevitabile di un abbassamento della qualità di vita.
- Tra le conseguenze negative dell’uso del suolo fertile come superficie da edificare figura la perdita di suolo agricolo e la scomparsa di biotopi, zone umide, prati secchi e terreni naturali in genere che sono essenziali per la sopravvivenza delle specie animali e vegetali e quindi per il mantenimento della biodiversità.
- In particolare negli ultimi decenni lo sfruttamento del suolo è aumentato in maniera esponenziale senza badare troppo alle conseguenze.
http://www4.ti.ch/dt/da/spaas/ugras/temi/protezione-del-suolo/suolo/cose-il-suolo/struttura/
In Italia il consumo di suolo procede a ritmi forsennati (7/8 mq al secondo, in svizzera 1,3) e l’agricoltura è il settore più penalizzato dalla cementificazione selvaggia: tra il 2008 e il 2013 il 60% del consumo di suolo ha sottratto terreni alle coltivazioni. Il 22% del consumo di suolo è avvenuto a svantaggio delle aree aperte urbane mentre il 19% ha compromesso aree naturali e zone costiere.
Il consumo irrazionale e intensivo di suolo porta a squilibri, molto spesso drammatici nell'assetto idrogeologico di un territorio. Solo nel 2014 ci sono stati 33 morti per frane e innondazioni e circa 10.000 sfollati. I costi dell'emergenza sono da 3 a 5 volte maggiori rispetto ai costi di prevenzione. La stessa corte dei conti annota che la politica di tutela del territorio continua a destinare gran parte delle risorse disponibili all'emergenza anzichè ad una effettiva opera di prevenzione.
Tra le cause del dissesto oltre la cementificazione e l'impermeabilizzazione del suolo c'è l'abbandono e lo spopolamento di vaste aree di territorio. Piani territoriali inadeguati frantumano fondi e poderi rendendoli inadeguati e improduttivi e rendendo difficoltosa la prevenzione e l'insediamento di presidi stabili.
Ripensare i modelli economici
-> maggiore occupazione in particolare giovanile (il sistema attuale non riesce a creare nuovi posti di lavoro)
--> formazione, maggiore cultura umanistica, scientifice e tecnica
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