Il Comitato Pro Scuola della Serra e l’Associazione “Le mamme del momento” hanno incontrato, venerdì 15 novembre u.s., l’Amministrazione Comunale di Lerici nelle persone del Sindaco Caluri e degli Assessori Tartarini e Palandri. Un incontro chiesto da tempo dai comitati (lettera protocollata il 23 ottobre 2013 n.22103), preoccupati dal lungo silenzio dell’Amministrazione dopo il Consiglio Comunale del 23 settembre 2013, in cui si è svolta un’ampia discussione sulla scuola. L’incontro è stata l’occasione per l’amministrazione di presentare la delibera n°154 del 7/11/2013 relativa all’atto di indirizzo per ridisegnare il sistema educativo. Di fronte a quanto letto nella delibera e a quanto riferito dall’Assessore Tartarini, i comitati hanno chiesto all’Amministrazione di fare chiarezza immediatamente informando i cittadini e le cittadine del comune di Lerici che quanto deliberato non può essere in alcun modo definito un percorso partecipato. Si tratta infatti di una prima fase di ascolto di tutti i portatori d’interesse e i cittadini, da cui scaturirà un documento su cui l'amministrazione deciderà come ridisegnare il sistema scolastico. Successivamente partirà il "percorso partecipato". Questa proposta non ha nulla a che fare con la democrazia partecipativa! Il progetto non prevede in nessun modo la partecipazione attiva, critica e libera dei cittadini, non mette in campo nessuna delle tecniche usate nello svolgimento dei percorsi di democrazia partecipativa e non organizza nessun approfondimento sul tema a carico di esperti di varia natura. Questo si chiama sondaggio, consultazione, e seppure è legittima la scelta dell’Amministrazione, non è quello che abbiamo chiesto, e che ci è stato promesso, le cose vanno chiamate con il loro nome! Ci chiediamo come una cooperativa seria possa accettare di usare le parole” percorso partecipato “per definire questa operazione che è distante dalle pratiche di democrazia partecipata e che è strumentale ad avallare una decisione già presa. Noi comitati riteniamo che la riflessione sulla scuola, sul ridisegnare i sistemi educativi debba partire dall’ultimo rapporto O.C.S.E. che descrive cosa è la scuola italiana oggi, dopo tanti anni di tagli e di scarso dibattito sull’uso delle risorse e degli obiettivi; riteniamo che debba partire dai bisogni e dai diritti dei bambini e degli adolescenti, dalla conoscenza di nuovi percorsi pedagogici, dalla lettura e dalla discussione attenta, puntuale e approfondita delle nuove indicazioni ministeriali pubblicate nel febbraio 2013; riteniamo che non possa prescindere dal problema della dispersione scolastica e dall’elevata percentuale di ragazzi che non studiano e che non lavorano. La scuola non può pensarsi indipendente, indifferente, ininfluente rispetto al disegno e alle prospettive che si pone una società. Da questo il nostro slogan”Una scuola in ogni borgo”. Infine negli articoli apparsi sulla stampa in data 19/11/2013 a proposito dell’accorpamento del tempo pieno a S. Terenzo ci sono tante valutazioni, informazioni, scelte che non condividiamo. Esprimiamo comunque il nostro accordo per un confronto serio, aperto però a tutta la comunità e non solo ai soggetti istituzionali, e magari alla presenza di un mediatore di conflitti di una certa levatura. Noi comitati in difesa delle piccole scuole riteniamo che la scuola sia un bene comune e non oggetto di discussione tra addetti ai lavori: la scuola, è un asse portante della società e tutti i cittadini e le cittadine devono essere consapevoli del suo stato e delle sue prospettive. (dalla pagina FB di Le mamme del momento)
Rapporto O.C.S.E. completo Rapporto ISFOL Completo
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