In contemporanea al CAMeC fino al 30
settembre, due mostre che indagano sulla
natura dell’opera d’arte e sul dialogo che
intercorre tra le sue parti componenti, ar-
gomento che ha spostato, fin dalle avan-
guardie del secondo dopoguerra, il campo
di indagine delle arti figurative sulla natura
del rapporto tra materia, colore e immagi-
ne, rivisitando il loro linguaggio e la loro
capacità di descrivere il mondo esterno:
con l’arte informale di Fautrier, Gorky e
dei precursori dell’
action painting
si ribalta
la concezione di arte figurativa a favore di
un rapporto più intimo con l’opera stessa,
dove il momento della creazione assume
valenze magiche e diviene espressione di
un mondo interiore svincolato dai dogmi
artistici e stilistici, in un opera creativa le-
gata alle teorie dell’automatismo psichico.
In questa nuova ottica tutto e il contrario di
tutto diviene arte: assistiamo a esperimenti
sul colore, steso a macchia, sgocciolato
direttamente sulla tela nella tecnica del
dripping
, monocromico come il blu di
Klein o in accostamento di due gradazioni,
come nel caso di Rothko, in un gioco sotti-
le di suggestione psichica ed esplorazione
del mondo dell’inconscio; la tela viene ag-
gredita violentemente, come un furioso
corpo a corpo, dall’urgenza creativa di
Pollock, tagliata, bruciata, rabberciata da
Burri mentre l’immagine diviene astratta
trasfigurazione dello psichismo inconscio o
semplice sustrato sul quale si proiettano le
gestualità espressive dell’artista.
In tale contesto nascono le riflessioni del
supporto, la sua dialettica con la tela e ciò
che viene raffigurato, la sua “nobilitazione”
da cornice che delimita uno spazio a prota-
gonista ed elemento essenziale dell’opera
artistica stessa; da queste riflessioni parte la
ricerca personale di Concetto Pozzati, che
comprende l’opera più recente dell’autore,
in mostra al CAMeC con un’ottantina di
cornici e frammenti di esse, eterogenee nei
materiali e nello stile, che si aggiunge a
una selezione di opere di Almani, Bonalu-
mi, Burri, Fontana, Manzoni, provenienti
in parte dalle collezioni dello stesso CA-
MeC, in parte dagli archivi degli Autori e
da importanti collezioni italiane.
Il CAMeC inoltre ospita fino al 26 agosto
2012 la prima retrospettiva dell’artista
svizzera, a poco più di un anno dalla perso-
nale di Beatrix Millar a Shangai: una serie
di opere realizzate a partite dagli anni No-
vanta che attraverso tecniche figurative,
fotografia e scultura indagano sugli aspetti
spirituali della realtà, mentre la sezione
“Salve regina souvenir” ruota intorno alla
figura della Grande Madre, divinità ance-
strale, dispensatrice di morte e vita: la sua
essenza si riflette nelle figure chiave
dell’universo femminile, che popolano la
mostra, sacerdotesse e maghe, madri e pro-
stitute, in un caleidoscopio di ruoli che tro-
va un denominatore comune nella grande
potenza creatrice femminile.
La sezione “Dedications” offre una serie di
immagini fotografiche rappresentanti figu-
re femminili modellate in pasta di pane
dall’artista per essere poi offerte in dono;
l’opera costituisce da un lato un tributo
della Millar alle proprie origini, una fami-
glia di panettieri, e offre materiale di rifles-
sione tra il lavoro manuale e quello intel-
lettuale, mentre l’offerta finale, il dono,
ricalca il gesto antico delle popolazioni
primitive che rendevano ringraziamento
alla divinità Madre con il frutto del loro
lavoro.
La scrittura fu in uso in Sumeria almeno
seicento anni prima che cambiamenti signi-
ficativi aprissero la strada alla parola scritta
in altre parti del mondo, e è in questo con-
testo di alto livello culturale che si fece
strada una sacerdotessa che verrà conside-
rata come la primissima autrice mondiale
di versi: Enheduanna.
Fu una poetessa appassionata che visse
all’apice di un grande cambiamento cultu-
rale: prima di lei nessuno si sarebbe appre-
stato a scrivere in versi della propria devo-
zione per una divinità, considerandola co-
me un proprio “amato”.
La poesia di Enheduanna potrebbe essere
vista come un riapostolato della religione
degli antichi dei, e la sua poesia rivela la
grande forza di una donna nell’affrontare il
proprio destino e gli eventi che travagliano
la sua vita.
Enheduanna, oltre a essere la prima autrice
in versi conosciuta, fu un genio letterario in
cui coesistono armoniosamente amore reli-
gioso per la Dea Inanna (la dea per antono-
masia nella mitologia sumerica) e l’amore
per la poesia e lo scrivere.
Enheduanna chiama se stessa “la vera si-
gnora di Nanna, moglie di Nanna”: nel mi-
to sumerico la moglie di Nanna era Ningal,
la Dea della Luna, e in quanto grande sa-
cerdotessa, Enheduanna attraversò lo spa-
zio misterico che separa i mortali dagli dei.
Le sue opere venivano usate cinquecento
anni dopo per l’addestramento degli scriba.
In alcuni versi la vita del devoto viene de-
scritta come segue:
Quelle donne guerriere
come una sola linea
procedono dal fiume
lavorano insieme
in devozione a te
le cui mani cauterizzano con fuoco
Purificante
le tue molte devote
che saranno bruciate
come mattoni cotti dal sole
passano sotto i tuoi occhi.
Le devote preparano le proprie vite per il
piano divino che è stato loro assegnato, e
la vita dello spirito implica un lento risve-
gliarsi alla realtà.
Il suo canto è cantato
con gioia nel cuore
nella piana
con gioia del cuore lei canta
e imbeve la sua mazza
in sangue fresco e coagulato
spacca teste
i macellai depredano
con le asce affamate
e le lance insanguinate
per tutto il giorno.
La teologia di Enheduanna colloca chiara-
mente all’interno del piano divino del cie-
lo e della terra la violenza, il disastro, il
dolore, la frammentazione e la follia, che
hanno purtroppo caratterizzato gli uomini
di tutte le epoche.
Arte in luce
Superfici sensibili, dialoghi con il
supporto
Concetto Pozzati:
Cornice cieca
Beatrix Millar:
Pur Nur
di
Daniela Gremmo
Alle origini della poesia
Parte prima, Enheduanna
di
Fabiana Del Bianco
Lerici
Biblioteca “A. Doria”
Lerici
Cinema Astoria
Lerici
Libreria Giunti
Lerici
Galleria d’arte “Il salotto dell’arte”
di Giulio Gallo, via Fornara, 15.
Lerici
Ristorante “Da Paolino”
Lerici
Associazione Culturale Arthena
Lerici
Edicola Via Cavour
Edicola P.zza Bacigalupi
Edicola Lungomare Vassallo
La Spezia
Libreria “Contrappunto”
La Spezia
Info Point “Il Golfo dei Poeti”
Sarzana
Libreria Mondadori
Sarzana
Libreria Il Terzo Luogo
Castelnuovo Magra
Museo Ca’Lunae
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Modena
Libreria Feltrinelli
Genova
Fondazione M. Novaro
Milano
Libreria Azalai
Milano
Casa della Poesia
Morbegno
Biblioteca Civica “Ezio Vanni”
(SO)
Mendrisio
Bib. dell’Accademia di Architettura
Svizzera.
South Carolina
College of Charleston,
USA
Auckland
Associazione Dante Alighieri,
NZ
dove
Libere Luci
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